Chiamata all’azione: una leadership per le biblioteche

La Presidente IFLA Donna Scheeder, la Presidente eletta Gloria Perez ed il Segretario Generale Gerald Leitner

La Presidente IFLA Donna Scheeder, la Presidente eletta Gloria Perez-Salmeron ed il Segretario Generale Gerald Leitner

Uno dei principali risultati del Trend Report di IFLA è l’evidenza che “l’economia dell’informazione globale sarà trasformata dalle nuove tecnologie”. Il documento Approfondimenti di IFLA stimola a prendere in considerazione l’impatto che le tecnologie avranno su molti aspetti della società, compresi i dati personali e la privacy, la formazione con i MOOC, la preservazione digitale di risorse locali, le nuove voci democratiche. Il mondo continua a registrare un rapido cambiamento dal lancio del Rapporto IFLA Trend nel 2013. Durante il recente Convegno IFLA a Columbus, appena concluso, è stato presentato un Aggiornamento, con esempi di alcuni dei nuovi servizi e approcci innovativi che biblioteche e bibliotecari hanno sperimentato per rispondere alle sfide descritte nel Trend Report.

In una situazione così complessa come quella descritta dal Trend Report, occorre chiedersi: Cosa è una biblioteca? Qual è il futuro delle biblioteche? E’ diffusa l’opinione che con l’avvento delle tecnologie, le biblioteche abbiano perso il loro ruolo. La prima riflessione di ritorno dal Convegno IFLA a Columbus è che occorra oggi una leadership delle biblioteche ed IFLA si è assunta questo ruolo. Mi sembra di cruciale importanza che tutte le biblioteche abbiano un orientamento chiaro sulla direzione da prendere.

Nel sito di IFLA sono indicate le Linee strategiche e le priorità dell’IFLA per il 2016 – 2021. Durante il Convegno di Columbus, la Presidente IFLA Donna Scheeder, la Presidente eletta Gloria Perez-Salmeron ed il Segretario Generale Gerald Leitner hanno descritto chiaramente la visione strategica di IFLA: le biblioteche hanno un ruolo sociale, i servizi si trasformano adeguandosi ai bisogni che cambiano delle comunità. Il messaggio che riporto dal Convegno IFLA è una chiamata all’azione a quattro livelli: il livello globale, nazionale, locale e individuale.

Chiamata all’azione: cosa fa IFLA?

In un’epoca di comunicazione globale, in cui le informazioni possono essere fornite su diversi formati ed attraverso una vasta gamma di dispositivi multimediali, le biblioteche hanno un ruolo importante da svolgere nello sviluppo delle competenze degli utenti e nel sostenere il diritto di accesso all’informazione. Il titolo del Convegno IFLA: Connections, Collaboration and Community – ha detto la Presidente IFLA Donna Scheeder nell’Opening Session – è stato scelto per indicare che tutti i tipi di biblioteche devono cooperare e collaborare con la propria comunità per trasformare le biblioteche.

IFLA ha avviato una campagna mondiale per l’inserimento delle biblioteche nell’Agenda delle Nazioni Unite (United Nations 2030 Agenda for Sustainable Development). Promuovere la lettura, la competenza informativa e l’accesso all’informazione dovrà quindi essere inserito nei piani di sviluppo di tutte le nazioni. La Lyon Declaration ha indicato il ruolo delle biblioteche nell’accesso di tutti all’informazione, ma la realtà dimostra che l’accesso all’informazione è ora a rischio e diseguale. IFLA cerca di rimuovere gli ostacoli che a livello globale ancora si contrappongono all’accesso all’informazione: prima di tutto la legislazione antiquata del copyright, il governo di Internet, gli accordi commerciali  come TPPA. Lavorando con altre organizzazioni internazionali, come WIPO e UNESCO, cerca di promuovere un’infrastruttura dell’informazione che ora è incompleta, per trovare una soluzione al problema delle diseguaglianze, dei costi, delle altre barriere all’accesso, della  preservazione digitale.

L’altro pilastro della strategia IFLA si basa su costruire le capacità dei bibliotecari. La Presidente eletta Gloria Perez-Salmeron si è concentrata sul ruolo dei bibliotecari “Librarians: The Gears of the Motors for Change” e nella sua sessione durante il Convegno di Columbus ha stimolato la discussione in tavoli di lavoro per capire – insieme a bibliotecari e Associazioni Bibliotecarie – di che cosa c’è bisogno per facilitare i bibliotecari nel loro ruolo di garanti per l’accesso all’informazione  e per costruire un futuro migliore per le biblioteche e le società che servono. I programmi avviati da IFLA per costruire capacità sono: International Advocacy Program e Building Strong Library Association, Leadership program.

Chiamata all’azione: cosa fare a livello locale?

La missione delle biblioteche è chiara ed ambiziosa:  sostenere il diritto dell’accesso universale all’informazione, per facilitare la conoscenza, l’apprendimento, la cultura per tutti, per sostenere la creatività e l’innovazione.

Il Segretario Generale Gerald Leitner nella sua relazione introduttiva ha evidenziato che la posizione delle biblioteche è oggi ostacolata da tagli di bilancio, dalla nascita di concorrenti commerciali e da una legislazione sul copyright antiquata. Solo con una migliore advocacy, le biblioteche potranno raggiungere lo scopo dell’accesso universale all’informazione, all’interno di un’economia dell’informazione basata sul bilanciamento di interessi contrastanti.  Non manca innovazione nelle biblioteche ma spesso non si soddisfano i bisogni delle comunità che invece devono diventare partecipative.

La prima responsabilità è individuale. La chiamata all’azione impegna tutti gli IFLA Ambassadors (come i delegati italiani ad IFLA) ed è quella di mettere insieme i due aspetti: la campagna IFLA di advocacy delle biblioteche presso le organizzazioni internazionali e il supporto alla visione globale delle biblioteche che bibliotecari e Associazioni Bibliotecarie realizzano a livello locale presso politici, principali partner ed amministratori locali. A sostegno dell’obiettivo di mettere le biblioteche nell’Agenda delle Nazioni Unite, l’IFLA ha pubblicato un libretto di raccomandazioni per comunicare coi responsabili politici e con alcuni esempi che dimostrano il contributo che le biblioteche possono dare agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS). Il Segretario generale ha concluso il Convegno di Columbus affermando che una forte IFLA in un mondo globalizzato  aiuta i singoli bibliotecari a realizzare la loro azione a livello locale e la visione globale potrà essere realizzata solo se si uniscono gli sforzi a livello locale per raggiungere gli obiettivi con un’organizzazione partecipativa ed inclusiva.

 

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